Mi chiamo Anna, benvenuti nel mio sogno.
Sono nata sul mare, a Policoro, cuore dello Ionio e culla della Magna Grecia.
Ma all’acqua ho sempre preferito la terra, perché con essa sono cresciuta.
Sin da bambina ho potuto conoscere e amare i colori, i profumi e i suoni che solo la campagna mediterranea può offrire.
La nostra azienda, all’epoca, si dedicava alla coltivazione di foraggi, poiché strettamente connessa alla parallela gestione del maneggio di nostra proprietà.
Esperienza che mi ha permesso di scoprire l’amore per gli animali, per i sentieri sterrati, per i frutti appena colti e per i tramonti mozzafiato a fine giornata.
Anche se la vigna non ricopriva ancora importanza fondamentale, era già lì: San Giovese, per gioco, per il “vino del nonno” che tradizionalmente si produce in proprio, per la famiglia.
Purtroppo con il passare del tempo e con la chiusura del centro ippico, il sogno della mia terra sembrava sfumare. Eppure, circa dieci anni fa, una timida idea si fece strada nella mia mente: la riconversione dei terreni in vigna.
Non più una piantina, ma ettari ed ettari di maestosi vitigni, di tante varietà, che donassero nuovo splendore alla terra e riportassero indietro i profumi della mia infanzia.
Sembrava un’utopia destinata a restare tale, gli studi universitari mi avrebbero portata lontana e la mia famiglia non sembrava disposta a sostenere un rischio così oneroso.
O almeno, questo era quello che pensavo.
La lungimiranza di mio padre, il suo coraggio e il suo grande cuore da agricoltore, gli hanno permesso di alternare la sua attività legale alla la cura della campagna e la coltivazione della vigna.
Ogni goccia di sudore per permettermi di tornare nella mia terra a realizzare un sogno che oggi è realtà: un’azienda agricola e vinicola, risultato di una riqualificazione dei molteplici appezzamenti di proprietà, che oggi vantano una considerevole produzione di frutta e verdura, ma che vedono l’uva come reale protagonista dello scenario.
L’unione fra tradizione e innovazione è dovuto alla scelta di tecniche mirate ad offrire un risultato sempre migliore, come ad esempio il Cordone Speronato, che permette di ridurre la quantità dei grappoli e quindi migliorare la qualità delle uve, oltre a diminuire la necessità del diradamento, o l’Alberello, per vitigni di particolare pregio, per i quali è di particolare importanza la risultante fra condizioni pedologiche specifiche. L’intera produzione è totalmente biologica, dalla coltivazione diretta alla trasformazione del prodotto.